mercoledì 28 luglio 2010

Er supplì

Nota per i non romani: il supplì è una crocchetta di riso panata e fritta, tipo arancino siciliano, ma senza ragù e piselli… Il riso viene bagnato nel pomodoro, ed all’interno della crocchetta viene inserito un pezzetto di mozzarella od altro formaggio filante. Nel mangiarlo è facile che la mozzarella formi un filo tra il boccone che avete in bocca ed il pezzo che è rimasto nelle vostre mani ormai unte all’inverosimile. Per questo motivo, viene anche tradizionalmente indicato come “supplì al telefono”.
Nota della nota (quindi una mètanota a metà nota…uhm…) per gli appassionati di enigmistica classica: “supplì al telefono” è anche la soluzione di una meravigliosa crittografia mnemonica di Tullio Agostini, il cui esposto recita “Il tamtam (6,2,8)”

Lo piji co’ le mano, è già gelato,
Ma si lo mozzichi senza stacce attento
Te trovi cor palato aroventato
dar core de formaggio che c’è drento

Ormai è tardi, nu’ lo pòi sputà,
Te tocca de mannallo ggiù !
Però quer filo t’è rimasto là
E allora co’ le labbra de Grisù

Tiri, taji, arotoli e risucchi,
ma lui s’allunga, s’assotija e nun se rompe
te devi arenne: hai finito i trucchi

Così lo afferri co’ du dita a monte
E indifferente spezzi quel legame…
E tipo elastico, te lo ritrovi in fronte!


Che sia una corda d'arpa o un crine di violino, c'è sempre un filo che ci lega a ciò che abbiamo assaggiato...
Si può tentare di reciderlo, oppure lasciare che vibri, ogni tanto...

Nessun commento:

Posta un commento