venerdì 24 luglio 2015

Kintsugi

Difficile riprendere da qui, quando tutto ciò che c'è prima mi sembra appartenere ad un altro me, di un tempo che non esiste più. Non credevo all'età che ho di poter provare ancora tanto dolore, quella terribile sensazione di pesantezza al torace. E' come avere una ferita sul petto che tira e pare lacerarsi ad ogni respiro. Il sangue sembra diventare denso e rovente come pece, le gambe si fanno molli e pesanti, lo stomaco si contrae e persino le lacrime sono troppo collose per salire agli occhi. Rimanere così per giorni, settimane... no, non credevo di potercela fare ancora, pensavo che il tempo, il cinismo, quella corazza di solida quotidianità potessero ripararmi dagli inganni del cuore, che stare così male fisicamente per questioni sentimentali fosse un lusso riservato agli adolescenti. E invece sono stato lasciato solo, sanguinante e fragile, attaccato al mio metaforico pianoforte e con qualcosa più di due dita mozzate, con un senso di fallimento e di ingiustizia per un'afflizione che non meritavo. Così me ne resto nella mia tana ad imparare il Kintsugi per rimettere insieme i frammenti di una vita sbriciolata, ricostruire un'immagine di me credibile almeno a me stesso, mentre allontano il mondo con il soffio di un felino ferito.
C’è tanta delusione, c’è rancore e rabbia, ma so che potranno essere alleviate. Tuttavia è il non provare più quel senso di fallimento, è il riuscire a riempire con nuovi ricordi luminosi le tenebre della memoria, che farà la differenza tra una scelta di ricostruzione e la distruzione definitiva.
E' un percorso che si può fare insieme o da soli, ma che ci sia o meno qualcuno al mio fianco, nessun sentiero è sicuro.
Ho ancora braccia forti, ora so che sono ferito, ma più vivo che mai. E che il mio Amore è ancora potente. Posso ricostruire, ancora una volta. Ma forma e funzione non saranno mai nello stesso equilibrio, perché ieri è passato per sempre e domani è invisibile. Oggi è Trasformazione, si alternano sentimenti contrastanti che mi proiettano in pochi secondi da profondi abissi a vette improbabili... Se siamo ancora un Noi, se lo saremo, sarà qualcosa di diverso da Me e Te.